La popolazione ha respinto in modo inequivocabile le due riforme del diritto di locazione volte a facilitare le disdette. Questo risultato dimostra che il popolo svizzero si rifiuta di smantellare la protezione degli inquilini. L'ASI è lieta di essere riuscita a respingere questo doppio attacco contro gli inquilini. Questo risultato va interpretato anche come un rifiuto delle nuove proposte della lobby immobiliare, che saranno discusse in Parlamento prossimamente, e che aprirebbero la porta a pigioni abusive.
Grazie a una campagna di informazione incisiva, l'ASI e i suoi alleati sono riusciti a proteggere le abitazioni di migliaia di persone. Il doppio NO è un'ottima notizia anche per le PMI che condividono i loro locali con altri locatori commerciali.
Rifiuto categorico della tattica antidemocratica del salame
Le attuali regole del diritto di locazione hanno dimostrato la loro validità, favorendo relazioni armoniose tra inquilini e proprietari responsabili. Ma i perdenti di questo voto vogliono attaccare ancora una volta queste buone relazioni. Sembrano persistere nella loro strategia antidemocratica del salame, suddividendo ogni attacco contro gli inquilini in progetti separati.
I prossimi due attacchi contro gli inquilini permetteranno di aumentare le pigioni in modo arbitrario e saranno presentati al Consiglio nazionale la prossima primavera. Questi interventi sono stati scritti da Hans Egloff, ex consigliere nazionale dell'UDC ed ex presidente dell'associazione dei proprietari immobiliari HEV.
Il popolo esige equità
I cittadini vogliono rapporti di locazione equi, un'efficace protezione degli inquilini, e rifiutano la tattica del salame. Il Parlamento deve ascoltare la richiesta dei cittadini e smettere di servire gli interessi della lobby immobiliare. Alla prima occasione, dovrà bloccare le proposte di legge che mirano ad aumentare gli affitti. Se il segnale inviato dalla popolazione non verrà rispettato, l'ASI sarà pronta a combattere questi nuovi attacchi con la stessa determinazione.
Uno schiaffo per la lobby immobiliare
I risultati di oggi rappresentano una batosta per la lobby immobiliare, che continua a estendere la sua presa sul mercato immobiliare massimizzando i profitti a spese degli inquilini. Con una campagna da 3,5 milioni di franchi svizzeri, ha cercato di far credere di voler porre fine agli abusi, sminuendo le conseguenze delle revisioni. Non è riuscita a ingannare il pubblico, che si è opposto categoricamente a una politica che non prende sul serio la popolazione e che dà all'industria immobiliare il diritto di arricchirsi sulle spalle degli inquilini.
Un’opportunità per lottare contro gli abusi Airbnb
Durante la campagna, i sostenitori hanno insistito sulla volontà di porre fine agli abusi legati alle locazioni problematiche e permanenti tramite piattaforme come Airbnb. Questo rifiuto apre ora la strada a soluzioni efficaci contro questa piaga, che l’ASI denuncia da anni. L'ASI invita tutti gli attori coinvolti a collaborare in modo costruttivo per trovare soluzioni a livello comunale, cantonale e federale che rendano responsabili tutte le parti interessate.