Il Consiglio federale ha raccomandato oggi di non entrare in discussione su due progetti parlamentari che avrebbero entrambi indebolito in modo massiccio la protezione degli inquilini contro la disdetta. L'Associazione Svizzera Inquilini (ASI) accoglie con favore questa raccomandazione sui progetti di legge che rappresentano un attacco frontale agli inquilini. Se il mondo politico persiste nella sua tattica del salame a favore della lobby immobiliare e a scapito degli inquilini, l'ASI lancerà un referendum.
«Da tempo, la lobby immobiliare attacca il diritto di locazione sotto diverse angolazioni e vuole svuotarlo sempre più della sua sostanza», afferma Carlo Sommaruga, presidente dell’ASI Svizzera. «La raccomandazione odierna del Consiglio federale è di grande importanza: per una volta, si schiera con la maggioranza della popolazione - ovvero gli inquilini.».
Il Consiglio federale si impegna a favore degli inquilini
La proposta di una disdetta del contratto facilitata in caso di bisogno proprio dei proprietari (18.475) porta a un massiccio indebolimento dei diritti degli inquilini. La lobby immobiliare ha un obiettivo principale: rendere più facile e veloce la disdetta dei contratti di locazione da parte dei proprietari, per poi aumentare le pigioni. «Il Consiglio federale ha dimostrato oggi di essere consapevole della situazione degli inquilini e di non sostenere gli attacchi della lobby immobiliare», afferma Carlo Sommaruga.
Il Consiglio federale ha inoltre raccomandato di non entrare in discussione sulla regolamentazione più restrittiva del subaffitto (15.455). Questo progetto introdurrebbe una serie di motivi unilaterali e arbitrari per rifiutare un subaffitto. I proprietari potrebbero persino disdire il contratto di locazione della persona che subaffitta l'alloggio per mere formalità.
Il Consiglio federale ha deciso oggi di non entrare in discussione sul primo attacco contro il diritto di locazione. Il piano della lobby immobiliare consiste nell’indebolire la protezione contro la disdetta, al fine di aumentare in un secondo tempo le pigioni. I progetti corrispondenti sono già stati presentati. Una cosa è certa: l'ASI si opporrà a qualsiasi peggioramento della protezione degli inquilini in Svizzera, se necessario lanciando uno o più referendum.
